Che cos’è il Bonus Ristrutturazione 2022 e a chi spetta?

Si tratta di una detrazione del 50% sull’IRPEF per le spese sostenute dal 26 giugno 2021 al 31 dicembre 2024, destinata a chi effettua interventi di riqualificazione edilizia, manutenzione straordinaria e ordinaria.
Il Bonus Ristrutturazione 2022 può essere richiesto da tutti i contribuenti soggetti al pagamento delle imposte sui redditi, residenti o non residenti in Italia. Possono quindi beneficiare dell’agevolazione i proprietari o i titolari di diritti reali sugli immobili che sostengono le spese tanto quanto l’inquilino o il comodatario.

Quali sono i massimali previsti dal Bonus Ristrutturazione 2022?

Il massimale di spesa previsto è di 96.000 euro. La spesa, inferiore o pari al massimale, dev’essere inoltre ripartita in 10 quote annuali di pari importo.

Qual è la legge di riferimento?

Introdotto per la prima volta dall’articolo 16-bis del DPR 917 del 1986, nel tempo il Bonus Ristrutturazione è stato potenziato. Nella Manovra Finanziaria 2021 è stato innalzato al 50% e con la Legge di Bilancio 2022 il bonus è stato esteso fino al 31 dicembre 2024 e confermato alle stesse condizioni. Il nuovo Bonus Ristrutturazione rientra dunque, tra i Bonus Casa 2022 (approfondimento nell’articolo “Bonus Casa 2022”)

Alcuni esempi di spese detraibili per capire meglio

  • sostituzione d’infissi esterni o interni o di persiane;
  • installazione di ascensori e scale di sicurezza;
  • realizzazione e miglioramento dei servizi igienici;
  • rifacimento di scale e rampe;
  • interventi finalizzati al risparmio energetico;
  • recinzione dell’area privata;
  • costruzione di scale interne;
  • eliminazione delle barriere architettoniche aventi a oggetto ascensori o montacarichi (approfondimento nell’articolo “Bonus Abbattimento Barriere Architettoniche 2022”).

Agevolazioni EXTRA

Per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio è possibile usufruire anche dell’aliquota IVA ridotta al 10%. L’agevolazione si applica sulle prestazioni dei servizi resi dall’impresa che esegue i lavori e sulla cessione dei beni. Si tratta in particolare:

  • delle prestazioni di servizi dipendenti da contratti di appalto o d’opera relativi alla realizzazione degli interventi di restauro, risanamento conservativo o ristrutturazione;
  • dell’acquisto di beni forniti per la realizzazione degli stessi interventi di restauro, risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia;
  • delle forniture dei cosiddetti beni finiti, quei beni che, benché incorporati nella costruzione, conservano la propria individualità (per esempio, porte, infissi esterni, sanitari, caldaie, eccetera).

Come richiedere il Bonus Ristrutturazione 2022?

Il Bonus Ristrutturazione può essere richiesto con l’aiuto di un CAF o del proprio consulente fiscale in tre modalità:

  • in fase di dichiarazioni dei redditi presentando il modello 730 o il modello Unico.
  • con sconto immediato in fattura (approfondimento nell’articolo “Cessione del credito e sconto in fattura”)
  • mediante credito d’imposta cedibile ai soggetti autorizzati come banche, intermediari finanziari e fornitori (approfondimento nell’articolo “Cessione del credito e sconto in fattura”)